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sabato 5 maggio 2012

test





mercoledì 18 aprile 2012

Facebook aggiunge il pulsante “ascolta”, in Italia si può usare con Deezer

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Il social network di Palo Alto ha introdotto una nuova funzione che permette agli utenti di ascoltare la musica degli artisti preferiti direttamente dalla piattaforma, anche se il funzionamento è da migliorare e presenta qualche piccolo bug. In attesa che anche in Italia arrivi Spotify.

Facebook aggiunge il pulsante
Uno degli utilizzi più comuni svolti sul sito è quello della condivisione di brani musicali, una particolarità non certo sfuggita al team di sviluppo che negli scorsi mesi ha stretto accordi con alcune società esterne che si occupano proprio di questo tipo di settore, come Spotify, anche se in Italia quest’ultimo non è ancora attivo mentre negli USA e in UK è un vero e proprio fenomeno di massa. Per compensare questa carenza, Facebook ha messo su una partnership con Deezer, grazie alla quale ha introdotto il pulsante “Ascolta” disponibile sulle pagine fan delle band e già utilizzato da quasi 2 milioni di utenti.

Per attivare il servizio è necessario prima di tutto autorizzare l’applicazione, una semplice operazione ormai familiare agli utenti del social network, dopodiché si aprirà la pagina di Deezer con la playlist dell’artista che abbiamo scelto.


Anche se il pulsante “Ascolta” è presente sulla pagina fan di Facebook è necessario tenere aperta anche la scheda di Deezer perchè la musica venga trasmessa in quanto l’esecuzione vera e propria dei brani non si svolge sulla piattaforma bianca e blu piuttosto sul sito di condivisione musicale. Abbiamo testato il funzionamento di questo nuovo servizio rilevando un bug fastidioso; può accadere infatti che, pur autorizzando l’applicazione, la riproduzione musicale non si avvii e non venga caricata nemmeno la pagina di Deezer. Per ovviare a questo inconveniente però è sufficiente cliccare su questo link ed autorizzare da qui l’integrazione dell’app con la piattaforma. La procedura naturalmente va eseguita solo la prima volta che viene utilizzato il servizio, dopodichè il suo funzionamento sarà automatico.

I brani che ascoltiamo appariranno nella colonna destra di Facebook a tutti i nostri contatti, che potranno ascoltare a loro volta la stessa musica cliccando semplicemente sul pulsante Play (naturalmente dopo aver fatto tutti i passaggi iniziali), esattamente come funziona per Spotify nei paesi coperti dal servizio. Con l’introduzione del pulsante “Ascolta” Facebook fa un ulteriore passo avanti nell’offerta di servizi di intrattenimento verso gli utenti, dando la possibilità di ascoltare gli artisti preferiti semplicemente cliccando su un pulsante presente nella pagina fan, anche se sarebbe stata preferibile un’integrazione totale, con il player presente direttamente sulla piattaforma e senza il bisogno di aprire necessariamente due pagine.
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lunedì 16 aprile 2012

Recensione Call Of Duty: Modern warfare 3 Xbox 360

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Dopo le lunghe polemiche tra Activision e i principali esponenti di Infinty Ward, che l’anno scorso hanno abbandonato la società e il brand che li ha resi famosi in tutto il mondo, arriva finalmente il terzo capitolo della serie Modern Warfare che rappresenta di fatto l’ottavo della serie Call of Duty. Vediamo allora insieme se questo nuovo titolo sia in grado di sopportare la pesante eredità del nome che porta e della fama che da sempre contraddistingue uno degli FPS più venduti, giocati e amati dell’universo videoludico.


Il Gioco
La triste ipotesi di un terzo conflitto mondiale è lo scenario che gli sviluppatori hanno scelto per raccontare la terza parte delle avventure di John "Soap" McTavish e di tutti gli altri personaggi che abbiamo già imparato a conoscere nei primi due Modern Warfare. L’ultranazionalista russo Makarov è ancora in libertà, deciso più che mai a distruggere i principali stati dell’Europa per realizzare i suoi folli sogni di gloria. Il filmato introduttivo riprende la narrazione esattamente da dove era stata interrotta in Modern Warfare 2; il sergente Soap, gravemente ferito, viene portato in salvo in India dal capitano Price, aiutato dal fido Nikolai. Mentre Soap è sottoposto a diverse cure, la nostra attenzione viene dirottata dall’altra parte del mondo, precisamente a New York dove i ribelli russi, agli ordini di Makarov, stanno effettuando un attacco su larga scala, via terra e via mare, per cercare di destabilizzare il governo americano. Le forze russe hanno installato dei disturbatori su alcuni edifici nel quartiere di Wall Street e bisogna quindi distruggerli per ripristinare le comunicazioni. A questo punto entriamo in gioco noi, attraverso la figura del soldato Derek Frost della squadra Delta Force. Derek è però solo uno dei tanti personaggi che la campagna di Call of Duty: Modern Warfare 3 ci farà impersonare per debellare la minaccia russa e sconfiggere il folle Makarov. Dopo New York ci troviamo infatti a viaggiare tra India, Sierra Leone, Londra, Parigi, Praga, Somalia e Siberia, in un turbinio di eventi visti attraverso gli occhi dei diversi personaggi che controlleremo progredendo nei 17 capitoli della storia mentre le principali capitali europee sono devastate da una serie di drammatici attentati chimici, utili a Makarov per preparare l'offensiva finale che dovremo ovviamente cercare di scongiurare.



Ma ovviamente Call of Duty: Modern Warfare 3 non è basato solo sulle vicende di Soap e compagni; il cuore pulsante del titolo infatti è rappresentato dalla corposa offerta multigiocatore che anche quest’anno fa la parte del leone attraverso le varie modalità presenti. Il comparto online si divide tra il classico multiplayer e le Operazioni Speciali, a loro volta suddivise in Missioni e Sopravvivenza. Alcune delle 16 missioni sono inedite, mentre altre riprendono in parte alcuni momenti della campagna aggiungendo però delle varianti studiate appositamente per rendere queste sessioni adatte ad essere giocate in compagnia. La modalità Sopravvivenza invece consiste nella classica Orda; abbandonati i nazi-zombi dei precedenti capitoli targati Trayarch, stavolta ci viene richiesto di collaborare con un amico per resistere a più ondate possibili di nemici, rappresentati da normali soldati sempre più agguerriti e coadiuvati negli attacchi anche da cani, juggernaut, elicotteri, ecc che progressivamente fanno la loro comparsa, tra un’ondata e l’altra. Il multiplayer invece si divide in 12 modalità standard e 8 modalità avanzate, dedicate ai più esperti o a chi cerca una sfida più impegnativa, e ripropone tutte le più famose sfide del genere con l’aggiunta di alcune interessanti novità che vanno ad aggiungersi a quelle più collaudate. Le mappe dove si svolge l’azione sono in tutto 16 e riprendono in parte alcuni scenari della campagna principale, mentre altre offrono ambientazioni inedite realizzate per l’occasione. Ritorna ovviamente anche la personalizzazione delle armi e della classe, che anche quest’anno sfoggia un ventaglio notevole di opzioni, in grado di accontentare davvero tutti i gusti e di adattarsi a molteplici stili di gameplay. Numerose infine le sfide legate a vari obiettivi da sbloccare durante le partite online per guadagnare esperienza più in fretta e per accedere alle varie modalità, armamenti ed accessori che inizialmente risultano bloccati.

Amore
• Campagna adrenalinica e avvincente - Chiudere una trilogia non è mai facile: si rischia spesso di deludere o lasciare in sospeso qualcosa ma non è il caso di Call of Duty: Modern Warfare 3 che offre una campagna davvero convincente ed appassionante. Dall’inizio alla fine non c’è mai un attimo di pausa, mai un momento “morto” che possa annoiare. Tutto è narrato con un ritmo serrato che non lascia tregua ma allo stesso tempo non confonde mai il giocatore permettendo a chiunque di seguire chiaramente gli eventi raccontati. Ovviamente aver giocato i precedenti Modern Warfare aiuta non poco a capire meglio la storia e i personaggi, ma il gioco rimane comunque godibile anche a chi si avvicina per la prima volta alla serie. L’enorme varietà di scenari e situazioni offerta è davvero lodevole; si cambia continuamente location, si usano diversi mezzi e si svolgono le missioni più disparate in ogni angolo del mondo, senza sosta. Gli eventi sono orchestrati perfettamente e alla fine tutti i fili vengono tirati con grande maestria, rivelando regia e sceneggiatura davvero convincenti, ricche di colpi di scena; l’accostamento più appropriato è quello con un grande film d’azione della durata, però, di circa 7/8 ore, il tempo necessario per completare tutta la campagna.

• Multiplayer sempre in forma - L’online di Call of Duty: Modern Warfare 3 non tradisce le aspettative e si presenta ancora una volta in ottima forma, con un comparto solido che poggia le sue basi su anni di collaudata esperienza. I tempi per cercare ed entrare in una partita sono ridotti all’osso e durante le varie sfide raramente mi sono imbattuto in problemi di lag o connessione in generale. Tutto funziona benissimo, dalla gestione del nostro inventario alla personalizzazione delle armi e delle classi, anche grazie ad un’interfaccia semplice ed intuitiva che non lascia mai disorientati, nemmeno nel mare-magnum di sfide e obiettivi legati alla crescita del nostro personaggio e del relativo grado d’esperienza. Fa davvero piacere poi constatare l’efficienza dei server che riescono a gestire senza problemi le partite fin dai primi giorni nonostante il massiccio afflusso di migliaia di utenti da tutto il mondo. Ovviamente anche il comparto online beneficia di un frame-rate granitico che riesce a mantenere i 60fps anche nelle partite a 18 giocatori e nelle situazioni più concitate, e di un numero di mappe davvero elevato che riesce a garantire una varietà visiva davvero notevole.

• Gradite novità - Come accennato, quest’anno il comparto multiplayer annovera diverse novità, magari non eclatanti ma comunque degne di nota e davvero molto interessanti. La prima è la modalità “uccisione confermata”; scegliendola ci ritroviamo a giocare dei deathmatch durante i quali è necessario andare a raccogliere la medaglietta lasciata dal nemico ucciso per vedere confermata la kill nel nostro counter. E’ possibile anche farla raccogliere ai nostri compagni di squadra che in questo caso guadagneranno dei punti e ci aiuteranno a confermare l’uccisone; allo stesso modo possiamo invece negare un'uccisone ai nostri avversari, andando a raccogliere la medaglietta di un nostro compagno caduto prima che lo faccia il suo uccisore o un altro nemico. Questa semplice ma interessante variante dona nuova linfa vitale ai classici deathmatch, vivacizzandoli parecchio e rendendoli davvero divertenti da giocare. Altra novità di rilievo è poi costituita dalle sfide di sopravvivenza, che mettono a dura prova l’affiatamento tra giocatori; in questa modalità infatti la collaborazione è davvero essenziale. Uccidendo i vari nemici si ottengono dei crediti per acquistare armi e bonus di supporto utili ad eliminare i mezzi corazzati ed i nemici più impegnativi che si alternano tra le varie ondate, e la scelta di questi potenziamenti, unita ad un buon gioco di squadra, si rivela spesso la chiave vincente per resistere il più a lungo possibile. Troviamo poi diverse nuove abilità e possibilità offensive che affiancano quelle già note e che permettono una personalizzazione ancora più varia e diversificata del nostro soldato, sono state perfino introdotte delle abilità relative alla serie di morti che subiamo e che permettono di tornare in gioco con vari bonus attivi, come una maggiore velocità per un breve lasso di tempo o la possibilità di evidenziare il nostro uccisore per andare a vendicarci. Infine, quest’anno è stata introdotta la possibilità di scaricare l’applicazione Call of Duty Elite, una piattaforma multimediale che consente di consultare le nostre statistiche ed i nostri progressi, inerenti alla campagna ed al multi, direttamente da console, PC o vari dispositivi portatili.

• Una guerra spettacolare - Il comparto grafico di Call of Duty: Modern Warfare 3 non punta certo a rivoluzionare gli standard attuali e in realtà non presenta migliorie di rilievo rispetto agli ultimi due capitoli della seria, ma svolge perfettamente il suo lavoro, sia durante la campagna che nelle modalità online. Durante la storia è possibile ammirare degli scorci davvero stupendi, soprattutto nelle missioni ambientate a New York, Londra, Berlino e in Siberia. In molte occasioni la scena è satura di poligoni ed effetti vari, come le colonne di fumo o le fiamme che avvolgono diversi ambienti e su tutto spiccano gli effetti particellari spesso esasperati, come le scintille che piovono incessanti sull’asfalto o il pulviscolo che si alza dalle macerie sparse un po’ ovunque. I movimenti dei soldati sono nettamente migliorati e ora le loro movenze paiono più fluide e convincenti, non solo quando cadono sotto i nostri colpi ma anche quando compiono vari movimenti per districarsi nelle diverse situazioni. Ottima la modellazione delle varie divise, degli accessori e soprattutto delle armi, ricche di dettagli e di particolari. Le texture e le diverse mappe superficiali sono sempre discretamente definite e presentano qualche incertezza solo se osservate da molto vicino, ma in generale il colpo d’occhio non ne risente mai troppo, complice il ritmo frenetico della campagna che non lascia il tempo di soffermarsi troppo. Il downgrade grafico nel multi è davvero minimo e comunque giustificato dai 60 frame per secondo garantiti in ogni situazione. Degno di nota anche il comparto audio, dove troviamo un accompagnamento musicale sempre convincente e perfettamente in tema ad ogni missione della storia, ottimi effetti sonori e un buon doppiaggio in italiano aiutato da animazioni facciali efficaci ed un labiale raramente fuori sincrono.



Odio
• Poca libertà d’azione - La campagna di Call of Duty: Modern Warfare 3 è oggettivamente interessante e raccontata con un ritmo coinvolgente, ma il suo gameplay si piega un po’ troppo alle rigide necessità di una sceneggiatura che lascia davvero poco spazio all’iniziativa personale. In pratica, dall’inizio alla fine della storia, si deve sempre seguire qualcuno, un nostro superiore o un compagno che sostanzialmente dirigono le manovre. Le rare volte che ci troviamo ad agire da soli, o più precisamente insieme ad altri commilitoni ma senza un leader specifico, ci dobbiamo confrontare con dei livelli abbastanza ristretti e diverse “barriere” piazzate ad hoc per indirizzarci verso la strada studiata e voluta dagli sviluppatori. Nonostante siano state introdotte diverse sessioni a bordo di mezzi come elicotteri, gommoni, jeep, ecc. o altre varianti come il pilotare dei droni o una minigun cingolata, alla fine si accusa una certa ripetitività di fondo dovuta ad una struttura abbastanza lineare che non consente manovre particolarmente tattiche e tutto si riduce a correre e sparare senza sosta.

• Mappe non tutte riuscite - L’offerta del multiplayer è ricca e varia, ed il numero di sedici mappe incluse è alto e sicuramente apprezzabile ma non tutte le location risultano ispirate allo stesso modo. Alcune sono davvero piacevoli da giocare e da vedere, altre un po’ meno. Forse le mappe più belle sono ancora in fase di lavorazione, o forse sono state “risparmiate” per essere rilasciate in seguito, attraverso i già pianificati DLC. Attualmente il disappunto maggiore l’ho avuto giocando modalità come Dominio o Quartier Generale dove le dimensioni abbastanza ridotte del perimetro di gioco si accusano abbastanza. Queste modalità, come le altre in cui si affrontano fino a 18 giocatori contemporaneamente, avrebbero sicuramente meritato mappe di maggior respiro per permettere un gameplay più articolato e magari leggermente meno frenetico dei classici deathmatch. Diciamo che il level-design di almeno la metà delle mappe mi è sembrato azzeccato e convincente, adatto soprattutto alle classi d’assalto e meno a quelle come i cecchini, mentre l’altra metà dell’offerta mi è sembrata meno d’impatto, con alcuni spunti ripresi dai precendenti Call of Duty; a livello di originalità si poteva fare di meglio ma la quantità elevata messa a disposizione compensa in parte a questa mancanza.

• Modern Warfare 2.5? - Nonostante il comparto grafico sia di grande impatto e svolga perfettamente la sua funzione, è innegabile come le migliorie tecniche non siano così eclatanti come forse sarebbe stato lecito aspettarsi per un capitolo così importante della serie. I miglioramenti estetici ci sono, certo, ma sono marginali e quello che appare sullo schermo è davvero molto simile a quanto già visto nel precedente Modern Warfare 2 che però, bisogna ammetterlo, sfoggiava già all’epoca un look decisamente spettacolare e convincente, superiore alla media di molti altri titoli in commercio. Forse è per questo che oggi Call of Duty: Modern Warfare 3 non stupisce quanto dovrebbe nonostante il buon lavoro svolto dagli sviluppatori che in questo senso si sono forse adagiati un po’ troppo sugli allori, consapevoli degli ottimi risultati che erano già riusciti ad ottenere col precedente lavoro.

Valutazione
9.0
Killer App
Call of Duty: Modern Warfare 3 è un ottimo FPS che non tradisce le aspettative e riesce a regalarci un degno e convincente finale delle vicende legate alla storia del capitano Price, del sergente Soap e della loro nemesi Makarov, oltre ad un comparto multigiocatore vario e ricco di possibilità che vi terrà impegnati per parecchio tempo. Le nuove modalità introdotte, come Sopravvivenza e Uccisione Confermata, sono perfettamente in linea filosofia del brand che da sempre offre un gameplay frenetico, immediato e divertente. Il comparto tecnico è di alto livello ed offre momenti visivi davvero esaltanti in diverse occasioni, ma rimane la sensazione che Infinity Ward avrebbe potuto osare di più per evidenziare maggiormente il distacco coi precedenti capitoli e giustificare il tempo intercorso. Nel complesso si tratta comunque di un prodotto valido, confezionato con bravura ed esperienza e raccomandato a tutti quelli che da sempre apprezzano lo stile di gioco della serie, di fatto più adrenalinico che tattico e che rimane pressoché immutato ma sempre in splendida forma.

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Un cane non se ne fa niente di macchine costose, case grandi o vestiti fermati... Un bastone marcio per lui è sufficiente. A un cane non importa se sei ricco o povero, brillante o imbranato, intelligente o stupido... Se gli dai il tuo cuore, lui ti darà il suo. Di quante persone si può dire lo stesso? Quante persone possono farti sentire unico, puro, speciale? Quante persone possono farti sentire... Straordinario? 

domenica 15 aprile 2012

Dominio gratis .TK

Avete un sito amatoriale fatto su qualche blog o spazio free che allunga il nome del sito? Vorreste avere un dominio che vi permetta di accorciare il nome del vostro sito? Le isole Tokelau colonia Neo Zelandese, composta da circa 1500 abitanti offrono GRATUITAMENTE il loro dominio .TK a tutti, tramite una registrazione è possibile associare il dominio ad un sito web, per un periodo variabile a scelta che va da 1 mese a 12 mesi. Una volta concluso il periodo da voi prefissato è possibile effettuare un rinnovo sempre gratuitamente. Inoltre offre anche diversi servizi associati. 
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Prima di registrarsi verificare la disponibilità del dominio.

Test o non test?



Ogni anno, come tutti gli anni, migliaia di ragazzi aspirano a diventare futuri medici e purtroppo davvero in pochi sono quelli che riescono a realizzare il proprio sogno.
Ma perchè è diventato così difficile se prima tutti potevano iscriversi alla facoltà di Medicina e Chirurgia?
Beh, sicuramente il numero di iscritti ha reso necessario questo test, forse ha permesso di organizzare meglio i corsi e i laboratori, ma credo che la selezione naturale di Darwin possa essere applicata anche in questo campo. Non tutti riuscirebbero a fare gli esami, e già al secondo anno il numero degli iscritti scenderebbe drasticamente. Forse le Università dovrebbero adottare un altro criterio, quello applicato in Belgio ad esempio, dove se entro Settembre non si è riusciti a dare quel numero prestabilito di esami, si è fuori,piuttosto che organizzare quest'unico "super" test, dove a farcela molte volte sono persone che non hanno passione, che vogliono diventare medici solamente perchè " è prestigioso".
E delle private? Ne vogliamo parlare?
L'11 Aprile si è svolto il test all' Università Cattolica del Sacro Cuore e anche lì migliaia di ragazzi si sono seduti tra i banchi. Anche lì molti non passeranno e cosa faranno? Si iscriveranno tutti ovviamente al test dell' Università Statale Italiana.
E se le date invece coincidessero? Se i test fossero anche per le private lo stesso giorno?
Chi vuole provare nella privata, perchè la ritiene più prestigiosa, perchè pensa possa offire più possibilità ( e perchè può permettersela) allora si iscrivi alla privata, chi invece preferisce la pubblica provi i test pubblici! Semplice no? Perchè non funziona così? Forse perchè conviene a molti così.
 Queste sono semplicemente opinioni, forse uno sfogo di chi non ha potuto realizzare quello che voleva e vede invece gente immeritevole andare avanti! Questa purtroppo è l' Italia..ma se la si potesse cambiare?


Come iniziare a scrivere il vostro primo articolo!

Qui vi spiegheremo come poter scrivere il vostro primo articolo!

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